Tutti per uno e uno per tutti: la collaborazione attraverso la musica

Education

Chi è il vostro preferito? Beat o Melody? Cecilia? O…TREMOLO??? Lui no, speriamo di no!

Le Musicavventure di Beat e Melody sono 8 favole che parlano di musica, di coraggio, di amicizia. Ma non solo: in queste avventure, arricchite e rese preziose da musiche scritte dai bambini delle scuole Yamaha, si parla molto di VALORI: in particolare di quei valori che la musica sviluppa e trasmette. Eccoli qui:

COLLABORAZIONE

DISCIPLINA E RISPETTO DEI RUOLI

TOLLERANZA E INCLUSIVITA’

ESPRESSIONE DI SE’ E CRESCITA PERSONALE

ARMONIA E ASCOLTO RECIPROCO

CONDIVISIONE

AMICIZIA ED EMPATIA

PROBLEM SOLVING

GENEROSITA’

PERSEVERANZA E PAZIENZA

CONCENTRAZIONE

La musica, si sa, ha effetti benefici, ormai universalmente riconosciuti, sullo sviluppo psicofisico di ogni individuo; ma ha anche il potere di sviluppare e modellare alcuni aspetti del carattere altrettanto importanti, come quelli elencati sopra. Possiamo quindi affermare senza ombra di dubbio che studiare musica, fin da piccoli, in modo strutturato e continuativo, aiuta a potenziare le cosiddette SOFT SKILLS.

In questa serie di articoli parleremo proprio delle soft skills che emergono nelle MUSICAVVENTURE di Beat e Melody. Quella di cui ci occupiamo in questo articolo è la COLLABORAZIONE.

Nella loro prima spedizione per sconfiggere il signore del Caos, il rumorosissimo e fastidiosissimo Tremolo, Beat e Melody per potere avere la meglio devono imparare a collaborare, prima di tutto tra loro, e poi con tutti i personaggi che incontrano sulla loro strada. Come lo faranno? Ma attraverso la musica ovviamente!

Ma perché diciamo che studiare musica sviluppa la capacità di collaborare?

Prima di tutto cerchiamo di definire con chiarezza cosa intendiamo con il termine COLLABORAZIONE: etimologicamente parlando significa “contribuire con altri alla realizzazione di un progetto, di un’opera; partecipare a un’attività comune, specialmente di tipo intellettuale (dal lat. tardo collaborāre ‘lavorare insieme’)”

Insomma lavorare per ottenere un risultato migliore di quanto si riuscirebbe a fare da soli.

Ma non solo: quando penso a questa parola mi viene subito in mente uno sport di squadra: il calcio, per esempio! Ogni singolo giocatore, oltre a sviluppare le sue personali capacità, deve saper giocare IN squadra e PER la squadra. Se si vince, si vince tutti assieme, se si perde, si perde tutti assieme! Pensate a Messi, per esempio: forse il più grande di tutti! Lui è un attaccante geniale, formidabile, incontenibile, il suo compito è fare gol. Ma tutti devono lavorare affinchè lui possa esprimere il suo talento andando in rete e la squadra possa vincere; se la difesa, per esempio, facesse acqua, e prendesse 5 gol, l’Argentina perderebbe, nonostante MESSI! Ed è vero anche il contrario. Se MESSI non lavorasse in sinergia con tutta la squadra, il suo talento non riuscirebbe ad emergere: le sue straordinarie capacità devono essere a disposizione della squadra. Inoltre il suo talento rappresenta  uno stimolo, una motivazione per tutti gli altri. In un gruppo ci si supporta, ci si sprona, ci si incoraggia. Si piange e si esulta tutti assieme!

“Il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé e per il gruppo… Dinamiche dominanti, signori, dinamiche dominanti.”
RUSSELL CROWE – John Nash

Per me che sono musicista, però, la prima associazione è con l’orchestra!

Quanto fascino c’è in un’orchestra, quanta magia! Un insieme eterogeneo di persone, di musicisti, con personalità, caratteristiche e strumenti diversissimi, che devono andare d’accordo (non per niente si dice “accordarsi”), vibrare all’unisono. Professionisti che devono mettere assieme le loro competenze, le loro capacità, il loro talento, la loro sensibilità, per raggiungere un obiettivo comune: l’esecuzione perfetta!

In un’orchestra, per esempio, bisogna essere in grado di capire quando agire da solisti, quando emergere, e quando invece essere di accompagnamento agli altri, ed agire sullo sfondo. Talvolta il singolo deve fare un passo indietro e lasciare spazio.

Ogni musicista conosce la propria parte, ma deve metterla in comune, a disposizione degli altri. I musicisti di un’orchestra o di una band devono essere in grado di “sentirsi”, non solo di ascoltarsi; devono essere in grado di modellare la propria esecuzione amalgamandola con gli altri. Devono essere capaci di mettere le proprie idee, le proprie peculiarità, i propri talenti, a disposizione del gruppo; talvolta devono essere disposti anche a modificare le proprie idee, in nome di un’unica visione. In nome di una mission comune: l’esecuzione perfetta.

Pensate per esempio a quanto possa essere difficile, in un’orchestra, eseguire un accelerando: quanto accelerare? In quanto tempo? A che velocità arrivare? E’ vero: c’è un direttore d’orchestra, ma se non ci si ascolta e non ci si mette a disposizione del gruppo, il rischio è che ognuno abbia la sua idea, che ognuno vada per la sua strada! E che alla fine ognuno esegua il SUO accelerando! Risultato? La cacofonia! Il caos!

Solo collaborando, solo sentendosi parte di una squadra, di un gruppo, e mettendo il bene del gruppo davanti a tutto, si può raggiungere quella magia, fatta di condivisione, di collaborazione, di empatia.

E proprio per tutte queste ragioni Yamaha sostiene da sempre l’importanza della lezione COLLETTIVA di musica, per tutti i corsi e per tutti gli strumenti, soprattutto fino ad una certa età.

In un’ora di musica collettiva si sviluppano capacità musicali come

IL SENSO DEL RITMO

IL SENSO DEL BALANCE

ATTACCARE E CONCLUDERE TUTTI ASSIEME

L’ORECCHIO TIMBRICO

LA COMPRENSIONE DEL RUOLO DI OGNI FRASE MUSICALE

LA CONOSCENZA DEI VARI STRUMENTI

LA CAPACITA’ DI ARRANGIARE

…..

Ma si sviluppano immensamente una serie di abilità extra musicali, alcune soft skills importantissime come

LA RESPONSABILITA’ PERSONALE ALL’INTERNO DI UN GRUPPO

LA CAPACITA’ DI COLLABORARE

L’EMPATIA

LA CAPACITA’ DI LAVORARE ASSIEME

IL BENE DEL GRUPPO PRIMA DEL PROPRIO

L’IMPORTANZA DEL CONTRIBUTO DI OGNUNO PER IL RISULTATO COLLETTIVO

Se gestita correttamente dai diretti interessati e dal leader “il direttore d’orchestra, così come il capitano di una squadra”, la collaborazione può generare idee innovative e anche trovare nuove soluzioni

 

“L’educazione dovrebbe inculcare l’idea che l’umanità è una sola famiglia con interessi comuni. Che di conseguenza la collaborazione è più importante della competizione.”

BERTRAND RUSSELL

 

Ascolta qui il podcast delle scuole Yamaha, Le Musicavventure di Beat e Melody.

Hai trovato l’articolo interessante? Lasciaci un commento.