La musica fa bene. Anche all’ambiente

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Yamaha per migliorare l'ambiente con la musica - Yamaha Music Club

“Un concerto interpretato da Yamaha insieme al Mondo, per il futuro.” Questo è lo slogan che apre il documento pubblico nel quale Yamaha si impegna a migliorare l’ambiente, a prevenire i cambiamenti climatici e l’inquinamento, usando il proprio know-how e la propria grande sensibilità, acquisita dalla devozione per il suono e per la musica.

Abbiamo già parlato dell’impegno di Yamaha nel rimboschimento di varie parti del mondo e anche degli standard altissimi con cui Yamaha garantisce un basso consumo di energia da parte dei propri strumenti. Ma sono tanti altri gli aspetti nei quali la ricerca tecnologica può fare molto per l’ambiente. Oggi vi parlo di come Yamaha riesca a riciclare le materie prime e gli scarti all’interno dei suoi stabilimenti di produzione. I rifiuti irrecuperabili e quindi conferiti in discarica sono meno dell’1%.

Per raggiungere questo obiettivo è stato implementato un sistema informatico di gestione dei rifiuti in tutte le fabbriche. I rifiuti vengono suddivisi, ridotti di volume, riutilizzati, riciclati. Il legno per esempio. Gli scarti della lavorazione del legno massiccio vengono ridotti in fibre, mescolati con acqua, scaldati, pressati e modellati in tavole, che vengono riutilizzate o vendute per la fabbricazione di mobili o per l’edilizia. Altri trucioli diventano pellet e vengono mescolati in composti plastici.

Gli scarti della fabbricazione della tastiera della marimba diventano bacchette per tamburo, il disco che viene intagliato dalla cassa armonica delle chitarre classiche diventa un souvenir per chi visita le fabbriche Yamaha e i martelletti dei pianoforti diventano portachiavi!

Anche alcuni scarti di metalli rari hanno iniziato ad essere recuperati e riutilizzati. Nella fabbrica di strumenti a fiato di Toyooka sono stati ridotti i rifiuti dell’80%, compresi alcuni rifiuti chimici. Nella fabbrica di Xiaoshan, gli sprechi di vernice sono stati ridotti del 50%, semplicemente immettendo un ricircolo d’acqua all’interno delle cabine di verniciatura.

A Kakegawa, la purificazione delle acque reflue, contenente agenti adesivi, ha portato ad una riduzione dei rifiuti per 900 tonnellate nel 2011 e ulteriori 270 tonnellate grazie ai perfezionamenti messi in atto nell’anno successivo. Ma è proprio l’acqua il bene più raro e prezioso che abbiamo sul pianeta. Sin dagli anni ’70 Yamaha ricicla le acque di raffreddamento e le acque reflue nei suoi stabilimenti. Qualche esempio. Sempre a Xiaoshan, dove si fabbricano strumenti a fiato e a percussione, un sistema all’avanguardia di purificazione delle acque permette di rimmettere nei meccanismi di produzione fino all’80’% dell’acqua impiegata. Un ricircolo d’acqua viene utilizzato anche nei sistemi di raffreddamento. A Tooyoka vengono recuperati 70 mila metri cubi d’acqua all’anno, grazie al trattamento delle acque reflue. E gli esempi simili sono molti. Concludo con una nota tratta invece dal documento con cui Yamaha-Motors si impegna a salvaguardare l’ambiente entro il 2020: “implementazione delle 3 R (Reduce, Reuse, Recycle) e delle 3 E (Easy to make, Easy to repair, Easy to disassemble)”.

Chi Sono – Marta Caldara Concertista, formatrice, dimostratrice. Qualsiasi attività preveda l’utilizzo di un pianoforte mi trova sempre coinvolta in prima linea! Adoro l’atmosfera del live e centinaia sono i progetti di questo tipo che mi vedono impegnata. In questo blog vi terrò aggiornati sui progetti e sulle ultime novità dal mondo Yamaha.

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